La Sala della memoria raccoglie, in un suggestivo allestimento, i nomi di tutti gli abitanti del paese, civili e militari, caduti durante la Guerra.
Sui pannelli vengono ricostruite le storie delle vittime. In particolare, per i caduti militari, si racconta la storia di alcuni Internati Militari Italiani, soldati arrestati dai tedeschi dopo l’8 settembre e trasferiti nei campi di lavoro e detenzione in Germania, che per primi seppero dire di “no” ai tedeschi e agli ufficiali della repubblica di Salò: cercarono di arruolarli nei loro eserciti in cambio della liberazione. Moltissimi rifiutarono l’invito, malgrado le durissime condizioni di detenzione e decine di migliaia non tornarono più. Fra questi c’era Libero Di Adamo, morto a Dachau. Fra le vittime civili si racconta la storia di Pasquale D’Adamo ucciso a freddo da militari tedeschi in località “Fontanella”, o la vicenda di Concetta Colamatteo uccisa a soli dodici anni da una mina lasciata in casa dalle truppe tedesche in ritirata. Si racconta anche la storia delle vittime dei bombardamenti aerei come quella di Marianna Di Murro e quella di Pasqualina Raso,detta Linella, colpita da una bomba mentre raccoglie le olive in località San Francesco, a Roccasecca nei pressi del Comando strategico del fronte di Cassino.
Vi sono poi le vittime innocenti delle battaglie come Aldo Russo, un ragazzo napoletano di soli 12 anni sfollato in una grotta, che viene colpito da una cannonata mentre infuria la battaglia sul Melfa nell’ultimo giorno della guerra in zona, il 26 maggio 1944. Di un altro ragazzo, sfollato a Torrice e colpito il 31 maggio durante uno scontro fra alleati e tedeschi, si perderanno per sempre le tracce.